Home Attualità Superstizione, perché si pensa che i numeri specchio siano di buon auspicio?

Superstizione, perché si pensa che i numeri specchio siano di buon auspicio?

«Mi potresti dire l’ora, per favore?»

«Sì, sono le 21:21.»

«La riunione di domani andrà benissimo allora!»

«(perplessità) Se lo dici tu…»

Superstizione, coincidenze, banalità? Di cosa stiamo parlando? E perché, secondo alcuni, se il display del cellulare dà come orario le 21:21 la riunione del giorno seguente, quella che ci ha fatto preoccupare per tutta la settimana, andrà sicuramente bene?

Difficile da dirsi, ma molto probabilmente, in questi casi, intervengono dinamiche dettate dalla superstizione. Si pensa, infatti che i numeri specchio siano portatori di fortuna e che possano lasciare una strana sensazione soprattutto quando ci si imbatte più volte nella ripetizione delle stesse coppie.

Cosa si intende per numeri specchio

I numeri specchio sono quelli che si ripetono in maniera speculare, ad esempio quando ci si imbatte in un dispositivo che permette di leggere l’ora in maniera digitale. Le ore corrispondono ai minuti e questo evento non passa inosservato. Quante volte ti sarà capitato di leggere 15:15 o 11:11 e questo sicuramente ti ha lasciato sensazioni più o meno forti, fossero queste positive o negative. Studi confermano che questo fenomeno è fortemente legato alla numerologia, all’astrologia, ma anche ad alcune nozioni psichiatriche studiate da Carl Gustav Jung nel corso del XX secolo.

Numeri, cultura e tradizione

Il numero binario 10 10 richiama alla mente, ad esempio, qualcosa di estremamente positivo e, potremmo dire, in qualche modo soggettivo: gli angeli. Se hai fede nel divino, il messaggio che questi numeri trasmettono è molto rassicurante. Pare, infatti, che questa specifica coppia di numeri simboleggi un incoraggiamento, un aiuto nei momenti di necessità. Incontrare spesso questi numeri può significare che possiamo contare sul sostegno degli angeli che saranno pronti a darci una mano.

Altre volte, il significato può assumere un’accezione più collettiva. Per molti, questo numero ripetuto, emana un’energia particolare, tant’è che pare che in alcune comunità in tanti abbiamo organizzato celebrazioni o momenti di preghiera rituale per la data del 10 ottobre – 10/10 – proprio per via della sua resa nel calendario sia europeo che angloamericano. Ancor più forte sembra essere stato l’effetto generatosi nel medesimo giorno dell’anno 2010, data la ricorrenza della tripletta 10/10/10 quando, per coloro che credono alla numerologia, la condizione era più che ottimale per richiamare entità celesti.

Numerologia e superstizione

Nella tradizione, i numeri e la superstizione sono sempre stati molto legati, basti pensare alla connotazione negativa che da sempre, in Italia, il numeri 13 e 17 si portano dietro. Questo dipende da molteplici fattori culturali, tant’è che non in tutto il mondo corrispondono. Ad esempio, in gran parte dei paesi cristiani, il 13 porta sfortuna perché deriva dal numero di apostoli che si sedettero a tavola con Gesù per l’ultima cena. Il venerdì legato al numero 13, invece ricorda l’evento in cui nel 1307 il Re di Francia Filippo “il Bello” fece strage del maggior numero di Cavalieri Templari. Il 17, nel nostro paese si lega alla scrittura, quella romana nello specifico. In numeri romani, infatti, il 17 si scrive XVII e può ricordare la parola “VIXI” che in latino è il passato remoto del verbo vivere e fa riferimento ad una vita conclusa.

E se fosse tutto merito di coincidenze?

Certo, per i più scettici non c’è dubbio che questa sia la prima obiezione. Per chi non crede nella superstizione e nella numerologia, una cifra è portatrice di un solo valore, quello numerico. Logica e razionalità cancellano l’effetto “magico” che aleggia attorno ai numeri e alle loro combinazioni. E tu, da che parte stai?