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Stazione spaziale internazionale: paura a bordo

Stazione spaziale internazionale

Stazione spaziale internazionale: un’accensione imprevista e incontrollata dei motori del modulo russo, appena attraccato, ha causato una rotazione dell’intera struttura.

I motori del modulo russo Nauka si sono accessi in modo incontrollato, mettendo in rotazione l’intera ISS tre ore dopo l’attracco, intorno alle 18:30 ora italiana di ieri 29 luglio.

Le comunicazioni con l’equipaggio a bordo sono saltate per diversi minuti e, per contrastare la spinta, sono stati attivati i propulsori di alcuni moduli a bordo.

La Stazione ha raggiunto un’inclinazione di 45 gradi, ma – fortunatamente – la situazione è tornata sotto controllo.

Non ci sono stati danni ai 7 astronauti a bordo né alla ISS, ma si dovrà ora investigare sulle cause del malfunzionamento.

Gli esperti – infatti – stanno analizzando i dati per trovare una spiegazione, dato che al momento sono ignote le cause che hanno portato a questa insolita vicenda.

Stazione spaziale iss: ripristinata la situazione

Per riportare la Stazione Spaziale Internazionale in posizione ci sono voluti 45 minuti, nessuno dei 7 membri dell’equipaggio ha riportato ferite e – come è stato specificato – nessuno è mai stato concretamente in pericolo.

“In nessun momento c’è stato un reale pericolo di vita per l’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale” – ha infatti affermato Bernardo Patti, per molto tempo responsabile delle ISS per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ed ora responsabile del programma di esplorazione di ESA.

E ancora: “É stato certamente un incidente inaspettato, ma non possiamo definirlo grave, piuttosto indesiderabile”.

Le attività sono poi riprese regolarmente secondo l’ordine del giorno.

Problemi ai motori del modulo russo Nauka

A far inclinare l’intera stazione sono stati quindi i motori del modulo russo Nauka.

Il team ha ripreso il controllo della situazione dopo quasi un’ora e il movimento della stazione spaziale è tornato stabile.

La responsabile voli della Nasa – Kathy Lueders ha comunque riconosciuto che l’incidente è stato “davvero coinvolgente”, e ha ringraziato l’equipaggio che lo ha superato senza problemi.

La stazione orbitante ha sottolineato che Dragon, la sonda spaziale del programma SpaceX – lanciata dal milionario Elon Musk, attualmente ammarrato sulla stazione internazionale – era pronto a evacuare l’equipaggio se necessario.

Queste le parole del dirigente dell’ESA “Il modulo aveva registrato diverse anomalie sin dall’inizio, e ora l’agenzia spaziale russa farà una sua indagine per appurare i dettagli delle cause”.

Problemi con questo modulo, infatti, si erano verificati già nei giorni scorsi: il 21 luglio – dopo il lancio dalla base di Baikonur in Kazakistan – non si erano accesi i suoi propulsori principali, ma fortunatamente i tecnici a terra erano riusciti ad attivare motori ausiliari per far arrivare il modulo alla giusta quota e procedere con le manovre di avvicinamento alla ISS.

L’attuale incidente ha costretto così a rinviare fino al 3 agosto il lancio di prova della navicella Boeing Starliner verso la Stazione spaziale, questa volta senza equipaggio.

Foto di Pixabay da Pexels