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Scuola e Covid: come potrebbe essere il rientro a settembre

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Scuola e Covid: in vista del rientro in classe in presenza di alunni e docenti, il Governo presenterà a breve il Piano Scuola alla Conferenza Stato-Regioni e, tra pochi giorni, sarà preparata la bozza di uno specifico protocollo di sicurezza.

Questo è quanto emerso dalla riunione avvenuta tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, l’Associazione nazionale presidi e i sindacati, i quali hanno definito “fuorviante” discutere di obbligo vaccinale per superare completamente la didattica a distanza, senza cercare di risolvere prima i problemi che la scuola si porta avanti da tempo, come l’eccessivo numero di studenti per classe.

Alla base delle linee guida, c’è ovviamente la volontà di tornare tra i banchi.

La sfida è assicurare a tutti lo svolgimento delle attività scolastiche in presenza, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, la riconquista della dimensione relazionale e sociale dei nostri giovani, insieme a quella che si auspica essere la ripresa civile ed economica del Paese“ – si legge infatti nel documento.

Scuola e Covid: la richiesta di rientro in presenza con almeno il 60% di vaccinati

L’associazione presidi ha richiesto il rientro in presenza con almeno il 60% degli studenti vaccinati: “Aderiamo alla richiesta del Cts, ovvero di perseguire l’obiettivo del 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati. Poi parlare di obbligo per i minori è chiaro che è inopportuno” – ha affermato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp).

“Abbiamo circa 4 milioni di ragazzi in quella fascia d’età – ha aggiunto – e il 60% è 2,4 milioni e se ci limitiamo solo alle scuole superiori, che presentano i maggiori problemi di distanziamento, scendiamo a 2 milioni”.

E ancora: “Il problema è passare dalle parole ai fatti. La politica ha difficoltà a prendere una decisione sull’obbligo di vaccinazione per il personale scolastico. Questione che tratterei per tutti i servizi pubblici. I dipendenti devono essere vaccinati, se non lo fanno, non ci saranno conseguenze disastrose, ma queste persone non potranno aver contatto con gli utenti”.

Sempre Giannelli, ha spiegato che però – prima di valutare la quarantena in DAD ai non vaccinati in caso di un positivo in classe, come deciso in Francia – dovrà cambiare il protocollo sanitario della gestione delle quarantene elaborato dall’Iss, che infatti risale all’anno scorso.

Deve proseguire la campagna di vaccinazione

Scuola e Covid: per garantire un rientro in sicurezza, è però necessaria una piena partecipazione alla campagna di vaccinazioni.

Il ministro Bianchi ha come obiettivo quello di raggiungere l’85-90% in tutto il Paese entro l’inizio dell’anno. Il Comitato tecnico-scientifico mira anche all’immunizzazione del 60% degli studenti entro il 10 settembre, senza comunque prevedere un obbligo che – secondo Sileri – provocherebbe fratture a livello sociale.

Per il sottosegretario alla salute Sileri, infatti, per il momento non serve l’obbligo vaccinale per docenti e studenti in vista del rientro a scuola. Il numero di inseganti non vaccinati – sempre secondo Sileri – è esiguo, ma sarà comunque necessario tornare con la mascherina.

“Sicuramente ci sarà ancora la mascherina, noi dobbiamo tendere ad una ripartenza frontale, ma è una sfida. Tre mesi fa, senza la variante, avrei detto di sì, ma ora è un lavoro molto duro, ce la metteremo tutta, ma lo scopriremo andando avanti, perché dipende dal numero di contagi e percentuale della popolazione vaccinata” – ha infine commentato Sileri.

Al momento, l’85% degli insegnanti è vaccinato, ma con differenze tra le Regioni, per esempio: in Sicilia il 43% dei docenti non si è sottoposto al vaccino, in Alto-Adige il 38%, in Liguria il 34%, in Sardegna il 33% e in Calabria il 32%.

Resta evidente, dunque, che le condizioni per un rientro a scuola definitivo e in sicurezza dipendono sostanzialmente dall’esito e dagli sviluppi della campagna vaccinale per il personale scolastico e gli studenti.

Foto di August de Richelieu da Pexels