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Ansia e stanchezza: come il Covid influisce sulle persone

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Dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia, sempre più persone sono alla ricerca di soluzioni per combattere ansia e stanchezza, sia fisica che mentale, che tale situazione ha provocato.

Senso di precarietà, incertezza sul futuro, paura per sé e per i propri cari, lontananza dagli affetti, ma anche la mancanza libertà, sono fattori responsabili del cosiddetto “stress da Covid“.

Indubbiamente, a causa della pandemia, negli ultimi mesi le vite e le abitudini di milioni di persone sono cambiate notevolmente.

Come conseguenza, gli stati d’animo maggiormente riscontrati sono: stress, cattivo umore, depressione, insonnia, ansia e stanchezza, mal di testa, panico, conflitti interpersonali, diffidenza verso gli altri.

Ansia e stanchezza emotiva

I sintomi di ansia e stanchezza possono essere sia fisici – quali tachicardia, colon irritabile, disturbo del sonno, perdita di memoria – che psichici, come irritabilità e agitazione costante.

In questo lungo periodo, le circostanze esterne e i pensieri sono continuamente incentrati sulla gravità e sulla durata della pandemia – oltre che su tutto quello che la situazione comporta – e le emozioni che ne scaturiscono altro non sono che la risposta a tutti gli eventi che avvengono sia all’esterno che all’interno dell’individuo.

Difatti, la stanchezza emotiva causata dalla pandemia è il risultato dell’accumulo di emozioni e pensieri negativi, scaturiti da un flusso continuo di stati d’animo e notizie in grado di mettere a dura prova il proprio equilibrio psico-fisico.

Dalla preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari, dalla paura di perdere il lavoro – o non trovarlo – all’angoscia nel non sapere come andrà il futuro, fino all’incertezza, sono tutti stati che caratterizzano molte persone al giorno d’oggi.

Quando invece si prova ansia, si tende a rilasciare ormoni dello stress, come il cortisolo e l’adrenalina, il battito cardiaco e la pressione sanguigna aumentano, i muscoli si irrigidiscono e le tossine che causano l’infiammazione vengono rilasciate nei propri sistemi.

Come combattere i sintomi?

Durante questi mesi difficili, indubbiamente, è importante mantenersi informati per essere sempre a conoscenza di nuove norme comportamentali da assumere per proteggere la salute di sé stessi e degli altri, o sapere entro quali limiti organizzare la propria vita.

Tuttavia, troppa informazione può essere causa di un sovraccarico emotivo, soprattutto se si tratta principalmente di notizie negative riguardanti la crescente drammaticità della situazione. Che strada intraprendere allora?

Contro l’eccesso di informazione, bisogna saper trovare un limite: recuperare cioè solo le informazioni necessarie, per poi dedicare tempo anche a notizie positive, come nuove scoperte, successi, avvenimenti piacevoli o film/libri allegri.

Inoltre, tra i principali consigli degli esperti, c’è l’importanza di condividere le proprie emozioni e preoccupazioni: questo esternare le proprie paure e connettersi con gli altri, serve per evitare condizioni di isolamento e aumentare quindi il rischio di ritrovarsi in una condizione depressiva.

Un altro importante consiglio riguarda lo scegliere sempre un’alimentazione sana ed eseguire esercizi di rilassamento, facendo anche attenzione a rispettare il corretto ciclo sonno-veglia.

L’attività motoria poi, oltre a far bene al corpo, è fondamentale anche per favorire la produzione di ormoni della felicità – che aiutano la mente ad essere più positiva – e per scaricare lo stress causato da questa difficile situazione.

Ad ogni modo, il proprio benessere interiore dipende soprattutto dalla capacità di gestire i problemi e – anche quando si tratta di fattori esterni – è fondamentale cercare di affrontarli nel miglior modo possibile.

Foto di Thirdman da Pexels