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Covid e vacanze: i documenti per andare all’estero

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Covid e vacanze all’estero: quest’estate serviranno diversi documenti che attestino le negatività al Covid.

A causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, le vacanze all’estero quest’anno saranno più difficoltose. I Paesi stranieri, infatti, stanno richiedendo un gran numero di documenti – diversi da una Nazione all’altra – che assicurino la negatività al Coronavirus o la completa vaccinazione.

Per non rischiare di non poter partire in quanto sprovvisti dei documenti necessari, è bene prestare sempre attenzione al sito “Viaggiare Sicuri” – che viene costantemente aggiornato – per stare al passo con i continui cambi di regolamentazioni dovuti al Covid.

Analizziamo meglio i documenti necessari per viaggiare.

Covid e vacanze estive 2021

Per viaggiare dunque in totale sicurezza e nel rispetto di tutte le norme anti-covid, i documenti maggiormente richiesti sono: il Green pass, il QR code e il PLF.

Green pass

Il Green pass è il documento che attesta di aver ricevuto almeno una dose di vaccino.

Al termine del completamento del ciclo vaccinale, viene poi rilasciato un Green pass definitivo, necessario per poter prendere l’aereo o altri mezzi a lunga percorrenza, e per poter viaggiare senza dover mostrare un tampone negativo svolto nelle 48 ore prima della partenza.

QR code

Per alcuni Paesi – tra cui per esempio la Spagna – è necessario inoltre compilare un Formulario di salute pubblica, che permette poi di scaricare un QR code, fondamentale per poter entrare e trascorrere le vacanze nel Paese iberico.

PLF

Sono in tutto quindici i Paesi che attualmente richiedono il Passenger Locator Form (PLF) ai viaggiatori stranieri in entrata. Il documento affianca quindi il Green pass, che attesta l’avvenuta vaccinazione del turista.

Si tratta di un documento – scaricabile online da un sito ufficiale o dalle piattaforme nazionali dei Paesi di destinazione – che i viaggiatori devono compilare prima di partire per le vacanze.

Al suo interno bisogna indicare tutti i riferimenti utili ad essere localizzati, nel caso in cui si manifesti un contagio da Covid-19 durante il viaggio: luogo di provenienza, indirizzo di soggiorno ed eventuali soggiorni precedenti in altri Paesi. Può essere esibito sia in formato cartaceo che in formato digitale.

Un solo Passenger locator form basta per tutti i membri della famiglia o per l’intero gruppo di amici in viaggio, purché le informazioni su luoghi e date coincidano per tutti.

In particolare, il PLF serve per andare in: Regno Unito, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Portogallo, Lituania, Grecia, Germania, Lettonia, Irlanda, Estonia, Cipro, Belgio e Croazia.

Anche l’Italia richiede il Plf , ma solo a chi viene dall’estero: quindi ai turisti stranieri, ma anche ai cittadini italiani che – dopo un viaggio di lavoro o una vacanza – tornano nel nostro Paese.

Tra Paese e Paese però ci sono delle differenze.

Cipro, Portogallo, Slovacchia e Spagna richiedono il Passenger Locator Form solo ai viaggiatori che arrivano in aereo.  L’Irlanda invece lo richiede anche a chi viaggia via mare, mentre, per andare in tutti gli altri Paesi il PLF dovrà essere compilato ed esibito in tutti e tre i casi.

Covid e vacanze: le richieste dei vari Paesi

Covid e vacanze: chi dunque quest’anno ha deciso di andare in vacanza all’estero, dovrà rispettare una serie di norme e di documenti anti-Covid, diversi da Nazione a Nazione. Vediamo allora le differenze.

Per entrare in Grecia, dal 14 maggio bisogna compilare il PLF entro le 23:59 del giorno prima della partenza. In caso contrario, è vietato l’aereo.

Per entrare in Spagna – con delle piccole differenze fra ingresso in nave, via terra o in aereo – bisogna invece compilare il Formulario di salute pubblica (online o con app del ministero iberico della salute) che permette di ottenere un QR code essenziale per l’ingresso.

Stessa cosa in Portogallo. Oltre il Green pass o il tampone Covid negativo, tutti i passeggeri dovranno compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del governo portoghese.

Registrazione obbligatoria nei tre giorni prima della partenza anche per l’Islanda.

In Francia si può entrare dopo due settimane dalla vaccinazione completa con Moderna, Astrazeneca o Pfizer. Nel caso di Johnson & Johnson bisogna invece aspettarne quattro, oppure è necessario avere un tampone negativo eseguito non più di 72 ore prima dell’arrivo.

A Malta si può entrare con la certificazione che attesta di aver completato la vaccinazione nei 14 giorni precedenti, altrimenti all’arrivo bisogna trascorrere in quarantena due settimane.

In Finlandia, chi arriva senza certificato di guarigione o attestato di vaccinazione, ma solo con un tampone negativo, ha l’obbligo di Covid test sia all’arrivo nel paese sia entro i 3-5 giorni di permanenza. Inoltre, è obbligatorio osservare l’autoisolamento fino all’avvenuta conferma di negatività al test.

Anche per entrare in Italia è obbligatorio compilare il Passenger Locator Form, il quale però non riguarda soltanto i cittadini stranieri che entrano nel nostro Paese per turismo, ma anche gli stessi italiani che fanno rientro alla propria residenza o domicilio dopo un periodo di vacanza all’estero.

Foto di Anugrah Lohiya da Pexels