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Come richiedere il preventivo di prestito in pochi minuti

I motivi per cui si richiede un prestito possono essere diversi, ma il primo è perché non si ha la liquidità necessaria ad affrontare spese importanti, come la ristrutturazione di una casa o l’acquisto di una nuova auto.

Nel corso del tempo, in verità, la concezione finanziaria degli italiani sul prestito è cambiata, nel senso che ora lo si richiede anche per piccole somme e di conseguenza anche per pagare l’università, un intervento o addirittura una vacanza.

Ma quali sono i requisiti per poter richiedere un prestito? Basta rivolgersi al team di professionisti e richiedere un appuntamento. Come, per esempio, richiedere un preventivo prestito su BPER. È importante essere in possesso della documentazione necessaria alla richiesta del prestito, cioè avere un documento di riconoscimento in corso di validità ( sia la carta di identità che il codice fiscale) e avere con sé le ultime 2 buste paga se si è un lavoratore dipendente. È richiesto il modello unico degli ultimi 2 anni ai lavoratori autonomi e la certificazione unica (730) degli ultimi 2 anni ai pensionati.

Come ottenere un prestito: i requisiti necessari

Prima di concedere un prestito, così come per il mutuo, la banca, l’istituto di credito o la società finanziaria devono valutare attentamente il richiedente prendendo in esame i requisiti necessari affinché si abbia la garanzia che la somma concessa venga poi restituita allo scadere del contratto concordato. I requisiti ovviamente variano anche in base al tipo di finanziamento o dei criteri stabiliti dalla banca, ma generalmente sono sempre:

  • Il richiedente deve avere un reddito dimostrabile;
  • Il richiedente deve possedere un conto corrente bancario;
  • Il richiedente deve essere maggiorenne ma under 70 (questo al mero scopo che una persona troppa anziana avrebbe più difficoltà ad estinguere un prestito e si avrebbero meno garanzie data la veneranda età).
  • Il credit scoring (punteggio sul credito), cioè un metodo statistico che misura la solvibilità del potenziale cliente, così da permettere agli intermediari finanziari di velocizzare l’approvazione di un prestito;
  • Il rapporto tra la rata di rimborso e quanto richiesto non può superare il 30%, cioè si tiene conto anche dell’affidabilità creditizia;
  • Viene consultato il database della centrale rischi (Crif) per verificare che il richiedente non abbia in passato richiesto dei finanziamenti o sia stato inadempiente. Se risulta un merito creditizio da parte del Crif si guadagna punteggio, nel senso che si viene reputati affidabili dal punto di vista economico e finanziario.

Infine, alcune banche poi potrebbero anche richiedere che ci siano delle garanzie accessorie. Generalmente questo succede con soggetti co-obbligati che si assumono la responsabilità di restituire il credito qualora il cliente dovesse essere inadempiente.

In altre si ricorre, invece, a specifiche coperture assicurative per ammortizzare il rischio di insolvenza. L’esempio classico è la cessione del quinto, un prestito concesso ai lavoratori dipendenti che rispecchino determinati requisiti o ai pensionati, a cui viene concesso più facilmente il prestito in quanto è direttamente il datore di lavoro (o l’ente pensionistico nel caso dei pensionati) a saldare le rate del mutuo.

Come si valuta un prestito

Per poter valutare quale sia il prestito più conveniente per le proprie finanze bisogna considerare 2 valori:

  • Tan (Tasso annuale nominale), che viene applicato al capitale finanziato su base annua e determinerà (insieme alla quota capitale mensile) l’ammontare della rata;
  • Taeg (Tasso annuale effettivo globale) che misura effettivamente quale sia il costo del finanziamento. Sono infatti inclusi anche gli oneri a carico del cliente (come le spese per l’istruttoria)

In caso di ritardo nel pagamento di una rata viene applicata una mora. In caso di inadempienza, invece, il prestito potrebbe essere revocato con la risoluzione unilaterale del contratto.