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Militari trasferiti a domanda presso altre amministrazioni

Ufficiali e sottufficiali dell’esercito, Marina ed Aeronautica potranno, nel prossimo triennio 2012-2014, essere trasferiti, a domanda, presso le pubbliche amministrazioni. L’istanza dovrà avere il parere favorevole sia della Forza Armata concedente che della p.a. di destinazione. In ogni caso, a breve dovrà essere emanato un decreto del presidente del consiglio dei ministri che dovrà mettere nero su bianco apposite tabelle di equiparazione. Inoltre, per la destinazione del cinque per mille del prossimo anno, con riferimento, quindi, alle dichiarazioni dei redditi relative al 2011, l’importo delle risorse ammonterà a 400 milioni di euro. Lo si ricava dal ddl stabilità….

MILITARI TRASFERIBILI ALLE P.A. – Per la prima volta, pertanto, dal prossimo triennio, secondo quanto previsto dall’articolo 4, comma 103, gli ufficiali (fino al grado di tenente colonnello compreso) e i sottufficiali delle FF.AA., potranno optare per il passaggio diretto alle amministrazioni pubbliche (anche a quelle del comparto Regioni ed autonomie locali). Un intervento, come precisa la relazione illustrativa al ddl, che si pone quale misura di razionalizzazione dell’impiego del personale pubblico che consente, da un lato, all’amministrazione ricevente «il proficuo e pronto utilizzo» di personale militare caratterizzato da un elevato grado di professionalità e, dall’altro, di attenuare (per il Ministero della Difesa), eventuali situazioni di esubero in determinati profili professionali. Il trasferimento degli alti gradi militari è comunque subordinato al preventivo assenso del Ministero retto da Ignazio La Russa e alla contestuale accettazione dell’amministrazione di destinazione, fermo restando che, anche per tali evenienze, occorrerà sempre l’autorizzazione del Dipartimento della Funzione Pubblica che deve vigilare sui limiti assunzionali. Sul piano economico, poi, si prescrive che il militare trasferito ad altra amministrazione venga collocato in congedo nella posizione di «riserva» e che allo stesso si applichi il trattamento economico previsto dal contratto collettivo dell’amministrazione cui è destinato. Per quanto riguarda l’area funzionale sarà quella del personale non dirigenziale, ma per la sua individuazione, dovrà attendersi un Dpcm che metterà nero su bianco apposite tabelle di equiparazione.

CINQUE PER MILLE 2012 – Sul versante del cinque per mille, invece, il ddl di stabilità (all’articolo 5, comma 9) prevede l’estensione all’esercizio finanziario 2012, delle disposizioni in materia di cinque per mille dell’Irpef in base alla scelta del contribuente che sono state applicate per l’esercizio finanziario 2010. In pratica, il prossimo anno, la platea degli enti e delle associazioni ammesse al beneficio della ripartizione del cinque per mille (scelte dai contribuenti), potranno beneficiare di un fondo risorse che ammonterà a 400 milioni di euro.

 

Fonte: Italia Oggi